L’azienda

“L’azienda nasce ai primi degli anni 80 da una società dei fratelli Bartolomeo e Domenico Galanti che, coltivando un piccolissimo appezzamento di serre, hanno dato origine al odierna società composta da ben 24 ettari di coltivazione in strutture protette ad alto contenuto tecnologico”.Così Giuseppina Galanti, responsabile amministrativo della Società Agricola Semplice ‘Piano Conti’, che oggi vanta una partnership con le più importanti catene della GDO nazionale (70%) ed europea (30%).

“Nel corso degli ultimi anni siamo riusciti a crescere gradualmente e costantemente – continua Galanti – grazie all’impegno e alla qualità del nostro lavoro”.

La Piano Conti produce prevalentemente pomodoro da mensa nei principali i segmenti richiesti dalla propria clientela, quali ciliegino, datterino, ramato, cuore di bue e pixel.

“L’intera nostra produzione – prosegue il manager – è interamente certificata GlobalGAP e HACCP, per garantire in toto la sicurezza alimentare. Coltiviamo esclusivamente in fuori solo, ottenendo delle significative migliorie nella produzione, grazie ad una standardizzazione della qualità, che mettiamo a disposizione della nostra clientela”.

Una parte della produzione dell’ottimo pomodoro prodotto dalla società, per mitigare gli effetti della sovrapproduzione e dell’eccesso di ribasso del prezzo all’origine, è destinata alla trasformazione in conto terzi.

L’azienda infatti si è da tempo specializzata nella produzione di passata di pomodoro che commercializza sotto il nome di “Passata di Pomodoro Piano Conti”.

“Continuiamo nel processo di innovazione dell’azienda, perché crediamo profondamente nel futuro di questo settore -afferma la giovane Giuseppina Galanti- la popolazione mondiale è in continuo aumento e l’agricoltura si muove sempre più verso la specializzazione. Farsi trovare impreparati rischia di compromettere l’esistenza di molte aziende, ma quelle che si saranno messe al passo coi tempi hanno buone possibilità di sopravvivere in un settore che non lascia più spazi all’improvvisazione. Bisogna cogliere le novità che la tecnologia e le moderne pratiche agronomiche ci mettono a disposizione, non più come semplice migliorie alle strutture e all’organizzazione aziendale, ma come elementi imprescindibili in un percorso che non aspetta nessuno e che può guardare solo in un’unica direzione: in avanti!”